L'uovo è un cibo molto importante nell'alimentazione, senza dubbio un alimento ricco. Inoltre il valore biologico delle proteine dell'uovo è di 93 circa contro 69 della carne. È un alimento mediamente calorico, ma molto saziante, visto che contiene una discreta quantità di grassi.
Purtroppo a causa di un gran numero di pregiudizi viene decisamente sottovalutato. Il primo e più importante è l'affermazione secondo la quale le uova innalzerebbero il tasso di colesterolo. Se è vero che il tuorlo (l'albume ne è privo) contiene 1,34 g di colesterolo ogni 100 g (l'uovo in media ne contiene 0,3 g per ogni 100 g), è pur vero che in ognuno di noi il colesterolo esogeno (quello che proviene cioè dagli alimenti) è solo il 20% del totale. Ciò spiega perché chi mangia abitualmente uova non è detto che abbia il colesterolo alto. Le uova dovrebbero essere cioè sconsigliate a chi soffre già di ipercolesterolemia, essendo esse un'aggravante del problema e non la causa. Un'ulteriore riprova di quanto appena detto è la considerazione che, per i meccanismi di controllo del nostro corpo, se si introduce colesterolo dall'esterno, ne viene prodotto di meno dall'interno. Un secondo pregiudizio riguarda la digeribilità e il supposto appesantimento epatico. L'uovo è un alimento dalla digeribilità normale (da 60 a 180 minuti a seconda della preparazione) che diventa di difficile digestione solo se si cucina con molti grassi. Le uova sono sconsigliate solo a chi soffre di calcolosi biliare.
L'uovo fresco è meno nutriente dell'uovo cotto (anche leggermente) perché l'albumina non viene digerita e viene eliminata con le feci. La cottura già a soli 70 °C ne provoca la coagulazione e l'assorbimento da parte dell'intestino. Nell'uovo crudo è poi contenuta l'avidina, una sostanza che si lega alla vitamina H (biotina) formando un complesso non digeribile (fra l'altro i consumatori di grandi quantità di uova crude possono incorrere in carenza di vitamina H). Anche in questo caso con la cottura si ha un miglioramento della situazione perché l'avidina viene denaturata.
La digeribilità varia da un'ora (uovo alla coque) a un'ora e mezza (crudo), a due ore e mezza (uovo sodo) a tre ore (frittata o omelette).
Il valore biologico dipende dalla cottura. È massimo per l'uovo crudo e minimo per l'uovo strapazzato o in frittata. In particolare l'uovo sodo mantiene un alto valore biologico solo se non è troppo cotto.
Riassumendo il miglior modo di consumare l'uovo è alla coque o, in alternativa, sodo. Meno interessante consumarlo crudo o come frittata.